Tab Article
Torna un classico della "baresità", prezioso anche per tutti coloro che amano le incursioni nelle tradizioni. Gli ingredienti sono quelli che ne hanno decretato il successo: la cucina delle nostre nonne, i detti e i proverbi, le barzellette di Coline e Mariette, i costumi caduti in disuso ma che hanno fatto la storia di un popolo. L'instancabile Michele Fanelli, come ogni anno, arricchisce il calendario di nuove rubriche dedicate alla Bari di ieri e di oggi. In un grande formato (cm 33,5 x 49), tutto a colori, ha arricchito il lavoro di una iconografia spesso inedita e comunque introvabile. Riscopriamo angoli e oggetti che stanno scomparendo, mentre risuonano versi e parole di cui ignoravamo il significato e storie di un mondo che non c'è più. Ma non per questo il calendario lancia malinconici o nostalgici ritorni al passato. Semplicemente si allinea con i tempi: per progettare il futuro occorre un forte radicamento nella nostra storia così come la conoscenza dell'antica lingua, il dialetto. U settane diventa così una bussola essenziale per affrontare i momenti e le stagioni dell'anno che sta per affacciarsi. Ma è anche un pezzo unico per i collezionisti.